Sento esalare ogni respiro come se fosse…il primo!
Ringrazio l’utero celeste per gli sbalzi che spezzano la stagione a metà;
senza ombra di certezza, ma con certezza luminosa, sto molto meglio di quando stavo peggio.
Le serpi che si nutrono nel paniere della vita,
le vedo addomesticate e mi domando del loro tormento
e penso che chi nutre lo fa, comunque, al giusto tempo.
Il silenzio non esiste se non nel margine ammissibile di un punto di verità;
sembra che tal punto non perda il suo valore se per ogni punto è rivissuto,
ma già muore e già vive e per mostrarsi
richiede fedeltà.